domenica 26 settembre 2010

Canocchia...chi era costui ?



Il mistero delle canocchie assassine

Il mistero delle canocchie assassine

 di Paolo Starni

 ed. Il ponte vecchio --2010

 

Ci sono dodici persone decedute dopo una cena condominiale, a causa  di  strane lesioni.  Inizia così il nuovo romanzo di Paolo Starni, ex docente in lingua italiana dell'Istituto Pluricomprensivo di Vipiteno che con questo libro è alla sua quinta prova letteraria.    Pieno di suspense, di ironica visione del mondo e di uno humor freddo,  inglese .  Un graffiante e satirico sguardo sulla società contemporanea .  Questo caso di morti multiple, sembra avere tutte le caratteristiche di un scoop giornalistico, è infatti dalla redazione un po'abborracciata di un giornale che parte l'inchiesta. Un giornalista indaga tra decessi, tavole imbandite, chiacchere e varie superstizioni. L'autore si diverte a dar spazio al  linguaggio vernacolare, in particolare al romanesco verace e un pò becero della  'Sora Cesira'. Poi c'è il finto francese della moglie del biologo marino esperto in canocchie e ancora lo strano modo impettito di parlare del cameriere . Il linguaggio  risulta essere lo specchio della personalità e del ruolo dei protagonisti, così per esempio  è volgare e tecnico quello  dei giornalisti di cronaca nera  quando pur tra molti misteri, si scopre che ad uccidere sono state le canocchie, le canocchie assassine, appunto. Lungo i percorsi di questa vicenda grottesca, ma folgorante, l'autore conferma la sua qualità di inventore di storie, attraverso il  sapiente uso dell'ironia e del divertimento linguistico e di costume , tipicamente legati al  suo stile narrativo.


In quanti modi può essere chiamato questo delicato abitante dei fondali marini,protagonista di tantissime ricette una più deliziosa dell' altra.Il suo sapore è delicato, ma non dolciastro come quello degli altri crostacei e capace di assorbire bene il sapido dei sughi ed intingoli vari cui viene accompagnato.

Canocchie ripiene

Ingredienti:
 1000 gr.di canocchie
pane grattato, olio di oliva ,aglio ,prezzemolo
6 pomodorini pachino
un cucchiaio di capperi sotto sale
qualche filetto d'acciuga
il succo di mezzo limone ed un pò di buccia

Si sciacquano bene le canocchie, che dovrebbero essere ancora vive, ma per chi come me non se la sente , bisogna metterle in frigo per qualche ora.
Una volta lavate, si stendono su di un tagliere dove si procederà a tagliare via la testina e le zampette, poi verticalmente il carapace superiore .
A parte si preparerà del pane grattuggiato insieme a dell'aglio tagliato finemente , del prezzemolo e del sale. Il composto di pane grattato deve essere mescolato a qualche goccia di olio d'oliva extra vergine, fino ad ottenere una pasta, con cui si riempirà il carapace delle cannocchie. Una volta pronte vanno distese in una pirofila precedentemente unta con poco olio.
I pomodorini tagliati a piccoli spicchi, insieme ai capperi dissalati vanno aggiunti a pioggia . Per ultimo si uniranno i filetti di acciuga, tagliati verticalmente fino ad ottenere delle striscioline sottili, posizionandoli sopra le canocchie. Infine si unirà il succo del limone e la buccia grattuggiata.
La pirofila va coperta con la carta d'alluminio e messa in forno caldo a 160° per 15 minuti. Dopo  questo tempo la carta va tolta e proseguita la cottura per 5  minuti .
Si possono gustare accompagnate da un buon vino bianco aromatico, come il Muller Thurgau e da una fresca insalata .




 

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