martedì 25 novembre 2014

La stagione impone i suoi sapori, dolci o sapidi che siano, sono sempre colorati dei caldi e malinconici toni dell'autunno....dunque
vellutata di zucca ( ricetta di Marina )
1/2 kg di zucca mantovana
1/2 lt di latte scremato
 acqua,sale qb
1  stecca di cannella
Procedimento
Tagliare a tocchi la zucca e farla lessare nel latte, una volta ben ammorbidita si dovrà aggiungere circa mezzo bicchiere  di acqua ,un po' di sale ed una stecca di cannella. Va fatta andare a fuoco lento per 15 minuti e poi la zuppa è pronta. A questo punto si toglie la stecca di cannella e si procede a frullare il composto. Infine , prima di servire si può aggiungere altra cannella in polvere . Da provare !

domenica 21 settembre 2014

...Immagino che anche Camilleri, come il suo Montalbano, sia un raffinato buongustaio perchè in tutte le storie che raccontano le vicende del commissario ci mette sempre un riferimento goloso ed appassionato al cibo.    Che esso sia la semplice descrizione dei piatti che i ristoratori,Calogero prima ed Enzo poi, ammaniscono al commissario o la puntigliosa e precisa esposizione di come vengono preparati, a tal punto che chi legge non solo se li figura benissimo, ma ne può quasi avvertirne lo"sciauro", il profumo....
La ricetta degli arancini, alla maniera di  "Adelina ":
Un giorno prima si prepara il ragù...:
1/2 kg di polpa di vitello e maiale
1 cipolla
passata di pomodoro
sedano, prezzemolo ,basilico
sale e pepe olio
1 bicchiere di vino bianco
Una volta tritata la cipolla la si lascia cuocere qualche minuto nell'olio, poi prima che scurisca si aggiunge la carne, tagliata a pezzi grossolanamente. la si fa caramellare, girandola bene poi si uniscono gli aromi, precedentemente tritati: sedano, prezzemolo e basilico.  Sale e pepe. poi si sfuma con il vino bianco. Infine si unisce la passata di pomodoro e si lascia la carne  in cottura media per circa 1 ora.  
Si lascerà riposare coperto fino al giorno dopo.
A parte  : cuocere  250 gr di pisellini .   Fare una besciamella leggera , circa 1 tazza. Tagliare a piccolissimi pezzi un  quarto di salame.
Il  giorno dopo, il riso : 
1/2 kg di riso per risotti
1cipolla
1 litro di brodo vegetale
100gr di burro
olio
2 tuorli
Tritare finemente la cipolla e farla imbiondire con un poco d'olio, poi aggiungere il riso a pioggia.       Bisogna farlo tostare nella pentola. aggiungendo  un poco alla volta il brodo vegetale caldo. Mescolando di tanto in tanto , fino a che  spenta la fiamma non viene unito il burro per la mantecatura.  Cotto il riso lo si dispone su di un piatto di portata largo o sul tavolo per farlo stemperare. poi si aggiungeranno due tuorli d'uovo mescolando bene il tutto. 
( non buttare gli albumi che serviranno nel processo di panatura )
"La  composta ":
 Il giorno seguente, dopo aver leggermente scaldato il ragù , per sciogliere il sugo, lo si toglie dal tegame e si trita finemente la carne con una mezzaluna . Si aggiungono la besciamella ,il salame ed i pisellini in modo la ottenere un composto ben amalgamato. Con il sugo che avanza si bagna il riso.
Gli arancini  finalmente !
Si deve mettere  un po' di riso  nel cavo della mano, poi si crea una conca e ci si dispone il composto, circa un cucchiaio e si copre con altrettanto riso, cercando di di farne una palla.  Ognuna di queste palle  va fatta rotolare nella farina, poi nel bianco d'uovo ( non montato) ed infine nel pangrattato.Si lavorano con le mani per far prendere loro una forma un po' più a pera, volendo. In ultimo si friggono in olio bollente, alto nella padella, fino a che non diventino del colore ..." dell'oro vecchio ". Prima di essere serviti, caldissimi, vanno fatti asciugare un po' nella carta paglia .





giovedì 8 maggio 2014

Un ristorantino da consigliare a Mentone, Francia

Chi arriva a Mentone e visita la parte sopra il porto vecchio , ha per la cena ( o il pranzo) un’ampia scelta tra ristoranti,pizzerie, etnico  e food- bar, ma tra tutti ce n’è uno dove mangiare è un’autentica esperienza sensoriale .   Il ristorante “ Le Martina” si trova  in Place du Cap , una piccola piazza gremita di ristorantini, ed è proprio lì che nel l’ultimo giorno della nostra breve vacanza di maggio ci siamo imbattuti nei piatti dell'italianissimo Chef  Antonio Ciambarella. 
Dopo aver dato un’occhiata a “la Carte”, abbiamo optato per il ‘ Menu Matteo’, scelta insolita per noi che preferiamo  sempre l’off- menu,  ma  già sulla carta le opzioni erano interessanti.  Abbiamo ordinato , come primo piatto dei  paccheri ai frutti di mare , come secondo una frittura mista e come dessert una mousse au chocolat.
Non ci aspettavamo di trovare una mise en place così accurata, un piatto già bello da vedere, profumato ed infine appetitoso . Ci ha conquistato, al primo boccone una fantastica esplosione di sapori tra il sugo perfettamente in equilibrio con il gusto dei frutti di mare e della pasta, al dente. Si è capito fin da subito che c’era stata molta cura nello scegliere le materie prime, le cozze grosse e sugose, le vongole ,i gamberi, i polipetti e gli scampi molto freschi , cotti al punto giusto mantenevano  il sapore del mare e la propria consistenza  . Un vero piacere del palato.
Al momento del secondo piatto, la frittura , siamo andati in visibilio. Piccoli pesci, alici probabilmente, insieme a totani morbidi, gamberi, scampi e moscardini  fritti in una pastella delicata, assolutamente digeribile e gradevole, su di un letto di verdure , anch’esse delicatamente fritte . Anche qui cura nel decoro del piatto e un rimando alla cucina di mare italiana : la scelta di appoggiare  la frittura su di un foglio di carta assorbi -olio  color paglia.  Un tocco di colore in più l'ha dato un pomodorino fresco e un quarto di limone su foglia di lattuga al margine del piatto . Tutto era assolutamente fragrante e saporito , non sempre la frittura sortisce un simile effetto.  La diversa consistenza degli elementi  la rendevano molto piacevole , buonissima e leggera.  Infine il dessert, delle 'quenelle  di mousse au chocolat ' deliziose, che sicuramente contenevano un elemento "segreto ", abbiamo pensato fossero dei chicchi di caffè o di cioccolato tritati, che le rendevano eccezionali, morbide, ma con una sorpresa croccante  . Dessert delicato, ottimo e presentato su di un piatto rettangolare con decori di cioccolato liquido e caramello. Abbiamo voluto incontrare lo Chef  per fargli i complimenti e farci raccontare qualcosa in più. Ci ha spiegato che tutte le mattine parte e torna in Italia a comprare pesce fresco, non si serve di fornitori, preferisce scegliere personalmente le materie prime  per i suoi menu. Chapeau !

giovedì 16 gennaio 2014

RISO ROSSO " Thai" con lenticchie

Ingredienti : ( x 4)
 riso rosso   200 gr
 1/2 cipolla
 lenticchie piccole  1 tazza 
 3 carote
 1/2 cucchiaio di Garam Masala (mix di spezie macinate )
 3 fettine di zenzero fresco
 acqua, olio evo, burro, sale , aneto, 1/2 litro di brodo vegetale
Ricetta :
 prima di tutto si laverà bene, in un colino, il riso per poi lasciarlo scolare.   si metterà poi a bollire 1 litro d'acqua alla quale ,giunta a bollore, si aggiungerà il riso per farlo cuocere circa 30 minuti.   il sale si metterà solo dopo , quando mancano 10 minuti a fine cottura, è opportuno assaggiarlo.   poi verrà scolato e lasciato a parte coperto da un panno. 
nel frattempo in una pentola si verserà dell'olio e la 1/2 cipolla tagliata a pezzetti che però non deve soffriggere e per questo la irroreremo con un po' di brodo. infine  si aggiungeranno le lenticchie, il Garam Masala e dopo aver ben amalgamato il tutto , dell'altro brodo .   ogni tanto mescoleremo lentamente fino ad ottenere un amalgama morbido. intanto in un pentolino a parte si dovranno caramellare le carote,  sbucciate e tagliate a quadretti insieme allo zenzero,con un pezzetto di burro, un  pizzico di sale e di aneto.     quando saranno cotte le aggiungeremo al composto di lenticchie, insieme al riso. Se il tutto risulterà morbido sotto il mestolo , si potrà eventualmente aggiustare di sale, se fosse necessario, e poi  servire caldo. Se al contrario risultasse un po' troppo spesso, si dovrà diluire con un poco del  brodo rimasto.