giovedì 17 giugno 2021

Recensione per lo spettacolo"Un peepshow per Cenerentola"

 All'inizio è la forza della voce dell' imbonitore androgino che accoglie il pubblico, l'energia dei corpi che si muovono  nella  musica che rappresenta forse il respiro interiore di ogni personaggio, dentro quello spazio scenico geniale che è il Peep show.  

E già sei presa, catturata e felicemente curiosa .  In scena la più classica tra le storie di illusione, dove Bellezza è merce di scambio per una desiderata visibilità . C'è un principe, figura mitica, che cerca moglie tra impossibili principesse disposte a lottare tra loro ed usare tutti i mezzi della seduzione per ottenere il suo sguardo. Essere scelta è  una metafora nella vita di molte donne, il compromesso e la vendita della propria identità all'interno del fantomatico Peep Show come una strada da percorrere per essere visibili, la sua rappresentazione.

La bellezza sta negli occhi di chi guarda dicono, ma poi il principe è un bluff e le spose promesse ritrovano la strada di casa uscendo dall'incantesimo della gara con le loro forze. Se la ridono quando del principe non rimane che la tragica scarpetta, il pomo della discordia che una volta mangiato perde tutto il suo fascino.

La figura drammatica dell'imbonitore anche lui aspirante principessa con il carico di un'indecisa identità sessuale, prende su di sé tutto il tragico senso della storia, non essere mai guardato per quello che si  è veramente fa soffrire . E' lui l'alter ego di qualsiasi Cenerentola e di qualunque diversità.

Ma anche Cenerentola non esiste, bisogna ridimensionare .

Il  Peep Show, luogo del voyeurismo per eccellenza è il castello incantato in cui fare i conti con le proprie e altrui differenze. Lo spettatore è invisibile, ma l'ondata emozionale che questo spettacolo, bello davvero, produce passa il vetro e arriva forte.  

La compagnia del "Teatro la Ribalta -Kunst der Vielfalt ", spazio delle possibilità differenti,  ha realizzato un'opera a più livelli .  Il tragicomico uso della seduzione e  della bellezza giocano sul palcoscenico semovente  i ruoli di comparse,  dove il protagonista è lo sguardo sotteso e attento  a ciò che è vivo e reale e bello aldilà di qualsiasi diversità .

Gioia Francisci


"Un peepshow per Cenerentola"

Teatro La Ribalta / Kunst der Vielfalt

In scena presso il Teatro La Cucina nel parco dell'ex Paolo Pini all'interno del

Festival "Da vicino nessuno è normale"

 via Ippocrate Milano