sabato 30 ottobre 2010

Pasta alle vongole...a modo mio

Le vongole vanno lavate sotto un getto d'acqua , tenute tra le mani, leggermente scosse e poi lasciate almeno tre ore in acqua di mare pulito, o in alternativa, si possono mettere in una bacinella con acqua e un cucchiaio di sale marino .   C'è chi le tiene in frigo e chi fuori.      Occorre mezzo spicchio d'aglio, qualche peperoncino , prezzemolo tritato. Naturalmente olio extra vergine di oliva, e un pacchetto di  spaghetti.   Una volta raccolti tutti gli ingredienti sul tavolo di cucina, si mette a bollire una pentola d' acqua salata per la pasta, si tolgono le vongole dalla bacinella e si deve filtrare un poco dell'acqua rimasta. Mentre la pasta cuoce si fa scaldare l'olio ,l'aglio e il peperoncino in un padella larga . Quando sarà ben caldo si rovesciano dentro le vongole , si rimesta un paio di volte, poi la padella deve essere coperta. Il fuoco abbassato al minimo. Scolata la pasta , si controlla che le vongole si siano tutte dischiuse e a quel punto si aggiunge del prezzemolo tritato.  La pasta scolata viene versata nella padella insieme alle vongole, è sempre consigliabile toglierne tre cucchiaiate per poter meglio condire la pasta nei piatti. Se la pasta risultasse un po’ troppo asciutta si può aggiungere un paio di cucchiai di acqua delle vongole filtrata.  Si serve nei piatti aggiungendo le vongole, tenute a parte ,per guarnire.        Prima di mangiare si consiglia di annusare il piatto così composto, per poterlo gustare pienamente con tutti i sensi .

lunedì 25 ottobre 2010

Pel di carota

"Salta giù dal letto di primo mattino e si mette in cammino solo quando ha lo spirito netto, il cuore puro, il corpo leggero come un abito estivo. Non si porta dietro provviste. Berrà per strada aria fresca e respirerà salubri odori. Lascia le armi a casa, gli basta tenere gli occhi ben aperti. Gli occhi gli servono da reti dove le immagini verrano ad imprigionarsi da sole."
Jules Renard

Una torta per...pel di carota !

....e per tutti gli altri, brutti sporchi ,anche cattivi a volte...ma bambini.

Serviranno:
220gr. di carote,220 gr. di mandorle pelate, 150 gr.di zucchero, 5 uova intere, una bustina di lievito, 20 gr. di fecola e 2 cucchiaini di liquore per dolci.
Si prepara così :
Dividendo prima i rossi dai bianchi d'uovo e mettendo i bianchi in frigorifero. Si sbatteranno ben bene i rossi con lo zucchero, unendo poi le carote e le mandorle tritate finemente, il liquore, la fecola .Si monteranno a neve i bianchi con l'aggiunta di un pizzico di sale e si uniranno al composto.
Per ultimo si aggiungerà il lievito stemperato in una tazzina con poco latte.
Il tutto verrà infine versato in una teglia precedentemente unta e cosparsa di pangrattato. Il forno verrà preriscaldato a 160° pronto ad accogliere la teglia per circa 40' .

* dalla ricetta autentica di una vicina di casa...

giovedì 14 ottobre 2010

Cambio di stagione....

L'uomo di scienza sa che il mondo non è semplicemente quale appare ai nostri sensi, egli sa che la terra e l'acqua sono in realtà il gioco di forze che si manifestano a noi come terra ed acqua; il come, possiamo soltanto in parte comprenderlo.   Similmente l'uomo che ha gli occhi dello spirito aperti sa che la verità finale circa la terra e l'acqua consiste nella nostra comprensione della volontà eterna che opera nel tempo, e si impersonifica in forze rivelantesi a noi sotto questi aspetti.   Questa non è semplice nozione, come è la scienza, ma è la percezione dell'anima per mezzo dell'anima.  Essa non ci conduce alla potenza come fa la scienza, ma ci dà la gioia, che è il risultato dell'unione di cose affini.   Chi non sa divenire più profondo con la pratica della vita, che con la scienza, non comprenderà mai che cosa rivelano i fenomeni naturali all'uomo dotato di visione spirituale.   L'acqua non gli netta solo le membra, ma gli purifica il cuore perchè essa riguarda anche la sua anima.   La terra non solo gli allieta lo spirito, perchè il contatto con essa è più che un contatto fisico, è una presenza vivente."...
(Tagore -La religione della gioia-)

lunedì 4 ottobre 2010

Aforismi e Aperitivi

"Si dice che l'appetito vien mangiando, ma in realtà viene a star digiuni." (Totò )


Una torta salata, come aperitivo...!
Approfittate degli ultimi gustosi cipollotti bianchi. Tagliatene 1\2 kg a fettine sottili per la loro lunghezza e fateli appassire dolcemente per 10 min. in olio extra vergine di oliva con un pò di sale, pepe e timo. All'occorrenza aggiungete anche un pò d'acqua. A parte fate dorare in poco olio,  50 gr circa di pane grattuggiato e, se le avete in casa, si possono unire delle mandorle tritate finemente, perchè ci stanno benissimo. Si mescola con un cucchiaio di legno fino ad una doratura leggera. Si stende poi, in una teglia rivestita dalla carta forno,della pasta-sfoglia o della pasta di pane tirata  sottile.
La pasta verrà ricoperta  nell'ordine, dal pangrattato dorato, quindi dai cipollotti ripassati e da 250 gr di crescenza fatta a tocchetti. Si finisce con una spolverata di grana e di pangrattato. Potete sia chiudere con un altro disco di pasta sia lasciare la torta aperta , avendo cura di tirare con delicatezza i lembi esterni,  verso il centro. Inumidite il bordo con acqua e olio e infornate a 180° per circa mezz'ora.
Sappiateci dire..