Questa volta... racconterò di un risotto fatto in padella...
Ingredienti :
200 gr di riso vialone nano
1 spicchio d'aglio e 1/2 cipolla di Montoro
1 litro di brodo vegetale
150 gr di zucca mantovana a dadini
1 pizzico di zafferano a stame intero
1 fiocco di burro ed una spolverata di parmigiano
3 cucchiai di olio e.v.o.
1 cucchiaio di vino bianco secco
Ricetta:
Versate l'olio in una padella antiaderente, larga meglio se una di quelle saltapasta ed aggiungete a freddo l'aglio e la mezza cipolla finemente tritati. Quando diventano traslucidi, cioè prima che soffriggano , bagnate con il vino bianco. Asciugato un poco il vino si aggiunge la zucca tagliata a dadini e poco dopo il riso, sempre mescolando. Si aggiungerà dunque un po' di brodo alla volta, continuando a girare il riso nella padella e verrà aggiunto ora anche il pizzico di zafferano, che piano piano si stempererà nel composto. Continuate a mescolare delicatamente fino a che il riso non avrà assorbito tutto il brodo. Per portare a cottura il risotto ci vogliono almeno 25 minuti, ma è sempre meglio assaggiare per essere certi che non sia duro o peggio scotto. E' necessario che il risotto sia cremoso e morbido sotto il mestolo, ed a questo punto si toglie dal fuoco e si lascia mantecare con un fiocco di burro ed una spolverata di Parmigiano per qualche minuto prima di
servire .
Amanti della lettura e della buona cucina, a volte dentro un romanzo, nell'intreccio di un giallo d'autore o in un racconto di viaggi in terre lontane si nascondono delle chicche culinarie...tutte da sperimentare. Quindi... benvenuti in cucina !
venerdì 29 novembre 2013
mercoledì 6 novembre 2013
gnocchi di zucca...in III° A
Questa volta desidero riportare la ricetta proprio come mi è arrivata via mail... e cioè come la testimonianza di un'esperienza educativa a tutto tondo !
"...come tradizione si conclude con una ricetta il nostro lavoro in classe legato all'autunno, quest'anno si è parlato di zucca...osservazione, descrizione e... degustazione... meglio educare da piccoli ai piaceri del cibo e del mangiare INSIEME no? Ci è venuto in aiuto stavolta un papà..."
GNOCCHI DI ZUCCA AL BURRO E SALVIA di papà Paolo...cuoco speciale per un giorno in TERZA A !
*ingredienti:
1 kg di zucca
400 gr di farina bianca
400 gr di ricotta
2 rossi d'uovo
200 gr di Trentingrana
100 gr di burro
sale - pepe - noce moscata
*preparazione:
Cuocere, strizzare e passare al setaccio la zucca. Impastare con farina e ricotta, un po' di grana, rossi d'uovo, sale, pepe e noce moscata.
Formare degli gnocchi aiutandosi con un cucchiaio e cuocerli in acqua bollente e salata.
Appena affiorano , servirli con del burro fuso e salvia e...BUON APPETITO !
martedì 24 settembre 2013
prima zuppa d'autunno...
La "Morbida"è una zuppa... asciutta
Ingredienti:
1 litro di brodo vegetale
300 gr di pasta corta
1 fetta spessa di speck stagionato
150 gr di piselli
2 cucchiai di panna da cucina
2/3 fettine di pecorino fresco
sale, pepe, olio evo (*), Erbe di Provenza
Ricetta:
Portare ad ebollizione il brodo ed aggiustarlo di sale se occorre, poi buttare la pasta e mescolare. Fuoco medio/ alto. Tagliare lo speck a dadini piccoli e così il formaggio. A metà cottura aggiungere i piselli, ed i dadini poi mescolare bene ed unire i 2 cucchiai di panna. Abbassare il fuoco e mescolare ogni tanto. A cottura ultimata il brodo sarà completamente assorbito e la zuppa si presenterà morbida e ben amalgamata. Aggiustare di sale, pepe e spolverare un po' con due pizzichi di Erbe di Provenza.
Servire con un filo d'olio , ben calda.
(*) ..per quelli, come me che non lo sapevano ...trattasi solo di acronimo per Extra Vergine di Oliva (!)
Ingredienti:
1 litro di brodo vegetale
300 gr di pasta corta
1 fetta spessa di speck stagionato
150 gr di piselli
2 cucchiai di panna da cucina
2/3 fettine di pecorino fresco
sale, pepe, olio evo (*), Erbe di Provenza
Ricetta:
Portare ad ebollizione il brodo ed aggiustarlo di sale se occorre, poi buttare la pasta e mescolare. Fuoco medio/ alto. Tagliare lo speck a dadini piccoli e così il formaggio. A metà cottura aggiungere i piselli, ed i dadini poi mescolare bene ed unire i 2 cucchiai di panna. Abbassare il fuoco e mescolare ogni tanto. A cottura ultimata il brodo sarà completamente assorbito e la zuppa si presenterà morbida e ben amalgamata. Aggiustare di sale, pepe e spolverare un po' con due pizzichi di Erbe di Provenza.
Servire con un filo d'olio , ben calda.
(*) ..per quelli, come me che non lo sapevano ...trattasi solo di acronimo per Extra Vergine di Oliva (!)
venerdì 20 settembre 2013
Rombo alla Mirabeau... reloaded
Ingredienti:
1 rombo di dimensioni medie
1 cipolla bionda
1 scalogno
1 e1/2 bicchiere di vino bianco
1 noce di burro
4 alici sott'olio
olio di oliva, rosmarino e salvia , sale e pepe
Ricetta:
Tagliare a fette lunghe e sottili la cipolla e lo scalogno. In una padella piuttosto larga versare 2 cucchiai di olio d'oliva e fatelo scaldare . Adagiare in padella il rombo precedentemente pulito, che va poi ricoperto dalle fette di cipolla e scalogno.. A fuoco medio per qualche minuto, va poi aggiunto il vino, gli aromi lasciati a ramoscello, il sale ed il pepe. Si dovrà coprire e lasciar cuocere a fuoco basso per circa 15/20 minuti. Nel frattempo lasciate sciogliere il burro in un pentolino insieme alle alici, quando si saranno dissolte, togliete il pentolino dal fuoco.
A fine cottura, il rombo tolto dalla padella dovrà essere sfilettato. La pelle verrà via facilmente, assieme alle pinne ed alla spina dorsale. I filetti del rombo hanno una forma allargata ed una consistenza che permetterà di impiattarli senza che si rompano. Il piatto di portata dovrà essere stato riscaldato in modo da mantenere caldi anche i filetti per il tempo necessario alla realizzazione della salsa di accompagnamento.
Ora coperto il piatto di portata, si procederà filtrando l'intingolo rimasto nella padella dopo la cottura, con un colino direttamente nel pentolino dove si erano fatti sciogliere il burro e le alici. Si dovrà mescolare con delicatezza il composto sopra un fuoco basso, ottenendo infine una salsina color della senape.
Va versata sui filetti, bella calda. Il piatto si può decorare con due sottili fette di lime e dei fili di erba cipollina e poi...subito in tavola!
Mirabeau si leccherebbe le dita...
1 rombo di dimensioni medie
1 cipolla bionda
1 scalogno
1 e1/2 bicchiere di vino bianco
1 noce di burro
4 alici sott'olio
olio di oliva, rosmarino e salvia , sale e pepe
Ricetta:
Tagliare a fette lunghe e sottili la cipolla e lo scalogno. In una padella piuttosto larga versare 2 cucchiai di olio d'oliva e fatelo scaldare . Adagiare in padella il rombo precedentemente pulito, che va poi ricoperto dalle fette di cipolla e scalogno.. A fuoco medio per qualche minuto, va poi aggiunto il vino, gli aromi lasciati a ramoscello, il sale ed il pepe. Si dovrà coprire e lasciar cuocere a fuoco basso per circa 15/20 minuti. Nel frattempo lasciate sciogliere il burro in un pentolino insieme alle alici, quando si saranno dissolte, togliete il pentolino dal fuoco.
A fine cottura, il rombo tolto dalla padella dovrà essere sfilettato. La pelle verrà via facilmente, assieme alle pinne ed alla spina dorsale. I filetti del rombo hanno una forma allargata ed una consistenza che permetterà di impiattarli senza che si rompano. Il piatto di portata dovrà essere stato riscaldato in modo da mantenere caldi anche i filetti per il tempo necessario alla realizzazione della salsa di accompagnamento.
Ora coperto il piatto di portata, si procederà filtrando l'intingolo rimasto nella padella dopo la cottura, con un colino direttamente nel pentolino dove si erano fatti sciogliere il burro e le alici. Si dovrà mescolare con delicatezza il composto sopra un fuoco basso, ottenendo infine una salsina color della senape.
Va versata sui filetti, bella calda. Il piatto si può decorare con due sottili fette di lime e dei fili di erba cipollina e poi...subito in tavola!
Mirabeau si leccherebbe le dita...
lunedì 24 giugno 2013
Prima Colazione , il film
Piano lungo sulla terrazza di un piccolo alberghetto di montagna in Alto Adige, affacciato su di una valle coronata di vette rocciose. L'aria è frizzante, il cielo terso. La giornata soleggiata, profuma del bosco che è tutto attorno, gli uccelli mandano richiami da un ramo all'altro, comprensibili solo per chi esercita il ..."diritto di volo".
Chiudendo poi lentamente sui tavoli preparati per la colazione, le tazze rovesciate sul piattino, i cesti di pane appena sfornato, le ciotole con le marmellate sfuse e il piatto con i riccioli di burro.
Piano americano su di noi, che ci siamo alzati da poco da un letto accogliente e caldo, e qui fuori è quasi freddo , ma forse è solo un brivido di piacere, siamo rilassati e contenti di esserci..
Seduti ad aspettare la bionda e rubizza cameriera, respiriamo a pieni polmoni l'atmosfera, il vento leggero e tutto il panorama della valle sottostante. Silenzio.
Carrello sul camminare veloce ed ondeggiante della ragazza vestita con abiti della tradizione tirolese che porta i bricchi di caffè bollente e di latte schiumoso ...
Primo " a rallentatore " sul caffè che scivola fuori dal beccuccio di smalto del bricco e scende rotondo nella tazza, mischiato a breve dalla schiuma di latte. La polvere di zucchero cade dal cucchiaino lucido e sparisce all'istante. Giro.
Piano allargato ora su di noi che prendiamo i panini e li tagliamo, con gesti calmi e misurati. Poi con un buffo coltello largo e piccolo stendiamo i riccioli del burro fino a che non siano più che un velo sottile e lucido sulla mollica . Infine con un cucchiaino raccogliamo grappoli di marmellata di frutta e la facciamo precipitare sul pane imburrato, come una slavina.
Primissimo piano sulla mia bocca che accoglie il pane e ne strappa un morso, mastica e sorride insieme.
Allargato a ritroso per riprendere il piacere che un panino croccante e ben conciato fa risalire dalla bocca agli occhi . La luce del mattino entra dalla pupilla e si espanderà presto in tutto il corpo, rinfrancato da una colazione perfetta. Caffè.
Sfumata.
Piano lungo sulla terrazza di un piccolo alberghetto di montagna in Alto Adige, affacciato su di una valle coronata di vette rocciose. L'aria è frizzante, il cielo terso. La giornata soleggiata, profuma del bosco che è tutto attorno, gli uccelli mandano richiami da un ramo all'altro, comprensibili solo per chi esercita il ..."diritto di volo".
Chiudendo poi lentamente sui tavoli preparati per la colazione, le tazze rovesciate sul piattino, i cesti di pane appena sfornato, le ciotole con le marmellate sfuse e il piatto con i riccioli di burro.
Piano americano su di noi, che ci siamo alzati da poco da un letto accogliente e caldo, e qui fuori è quasi freddo , ma forse è solo un brivido di piacere, siamo rilassati e contenti di esserci..
Seduti ad aspettare la bionda e rubizza cameriera, respiriamo a pieni polmoni l'atmosfera, il vento leggero e tutto il panorama della valle sottostante. Silenzio.
Carrello sul camminare veloce ed ondeggiante della ragazza vestita con abiti della tradizione tirolese che porta i bricchi di caffè bollente e di latte schiumoso ...
Primo " a rallentatore " sul caffè che scivola fuori dal beccuccio di smalto del bricco e scende rotondo nella tazza, mischiato a breve dalla schiuma di latte. La polvere di zucchero cade dal cucchiaino lucido e sparisce all'istante. Giro.
Piano allargato ora su di noi che prendiamo i panini e li tagliamo, con gesti calmi e misurati. Poi con un buffo coltello largo e piccolo stendiamo i riccioli del burro fino a che non siano più che un velo sottile e lucido sulla mollica . Infine con un cucchiaino raccogliamo grappoli di marmellata di frutta e la facciamo precipitare sul pane imburrato, come una slavina.
Primissimo piano sulla mia bocca che accoglie il pane e ne strappa un morso, mastica e sorride insieme.
Allargato a ritroso per riprendere il piacere che un panino croccante e ben conciato fa risalire dalla bocca agli occhi . La luce del mattino entra dalla pupilla e si espanderà presto in tutto il corpo, rinfrancato da una colazione perfetta. Caffè.
Sfumata.
venerdì 19 aprile 2013
Un dolce della Vienna fine'800 , lo "strudel di ciliegie"
pasta: 250gr di farina , 3 cucchiai di olio di
semi, 1 pizzico di sale, acqua tiepida
farcia: 1,5 Kg di ciliegie denocciolate,2 cucchiaini
di cannella in polvere, 1 stecca di vaniglia, 3 cucchiai di zucchero ,il succo
di 1/2 limone ,150gr di pane grattugiato, 80gr di burro+50gr da spennellare sullo
strudel prime della cottura.
come si fa : Setacciate
la farina e fatene una fontana, aggiungete un pizzico di sale, poi al centro lasciate
scendere l’olio. Con un cucchiaio fate dei cerchietti, dal centro della fontana
verso l’esterno. Quando l’olio si sarà assorbito, aggiungete l’acqua tiepida un
po’ alla volta e impastate con forza . L’impasto deve rimanere morbido ,ma
elastico . Ungetelo leggermente e lasciatelo riposare per almeno mezz’ora,
coperto da uno strofinaccio.
Una volta lavate e asciugate le ciliegie, snocciolatele dividendole a metà e conditele con lo zucchero e il succo di
limone in una terrina, mescolandole bene. In un pentolino antiaderente fate
fondere il burro ed aggiungetevi la cannella e la stecca di vaniglia e il pan
grattato, mescolate. Deve diventare pastoso. Fate raffreddare, togliete la stecca di
vaniglia e poi unite alle ciliegie mescolando bene.
Tirate
la pasta con i dorsi delle mani sino a che diventa molto sottile dandole una
forma rettangolare ed adagiatela su di un canovaccio infarinato. Potete aiutarvi
con un mattarello infarinato usato con delicatezza. Una volta ben steso potete
aggiungere la farcia di ciliegie. Quindi arrotolate, aiutandovi con il
canovaccio facendo fare solo due giri, sigillate i bordi, spennellatelo col
burro fuso e trasferite lo strudel così composto su una placca da dolci precedentemente imburrata e leggermente
infarinata.
Infornate a 200° per 35/40 min. circa, spennellandolo di burro ancora a metà cottura.
Infornate a 200° per 35/40 min. circa, spennellandolo di burro ancora a metà cottura.
lunedì 1 aprile 2013
AFORISMI
" Il senso del gusto è raffinato e complesso; la lingua è insieme l'organo del gusto e del linguaggio. Il gusto è una delle vittime del mondo moderno: sottoposti a stress e pressione abbiamo ben poco tempo per gustare il cibo che mangiamo. (...) Quando facciamo onore ad un pranzo, assaporiamo aromi che solitamente ci sfuggono."
( J.O'Donohue - Anam Cara )
Per il giorno di Pasqua, un'alternativa piuttosto valida al solito menù l'ho gustata in un ristorantino sul lago...
"Filetto " di tonno alla mediterranea
Cosa ci vuole:
Delle belle fette di tonno crudo, alte almeno 1 cm o anche 2
Salsa di pomodoro crudo, circa 1/2 bottiglia
2 scalogni piccoli, capperi dissalati ed olive nere snocciolate non amare, origano, sale qb, pepe
olio extrav. di oliva ( italiano!), vino bianco
Come si fa:
In una padella antiaderente dal bordo un po' altino, si fanno scottare con un poco di olio le fette di tonno crudo. Nel tempo che da rosso, diventino rosee, circa 4/5 minuti, girandole con una pinza da cucina e la cosa è fatta. Si tolgono quindi dal tegame e si mettono su di un piatto tenendole però al caldo. Questa cottura veloce impedisce poi al tonno nella ulteriore cottura con il sugo di disfarsi . Nella padella di prima si mette ancora un cucchiaio d'olio e si aggiunge lo scalogno tagliato sottile. Appena inizia a soffriggere si sfuma con un 1/2 bicchiere di vino bianco e poi senza fretta vi si unisce la salsa di pomodoro crudo, mescolandola delicatamente. Il fuoco deve essere moderato perché la salsa non deve raddensarsi troppo. A questo punto si aggiungono i capperi che avremo dissalato e scolato e devono essere una bella manciata e poi si continua l'arricchimento con le olive snocciolate. Se sono grandi tagliatele a metà, la dose ideale è un cucchiaio pieno. Si assaggerà per aggiustare di sale. Una volta aggiunto l'origano e mescolato il sugo , vi si adagiano le fette di tonno che vanno anche un po' coperte con la salsa e si fa andare a fuoco basso per circa 15 minuti. In questo modo il tonno, che è un po' alto, si cuoce fino all'interno e si armonizza con i sapori della salsa così condita. Una volta impiattato, si consiglia una spruzzatina di pepe . Si accompagna bene ad una bella insalata mista ed anche, per i più golosi, ad un buon piattino di patatine fritte... perché no !
" Il senso del gusto è raffinato e complesso; la lingua è insieme l'organo del gusto e del linguaggio. Il gusto è una delle vittime del mondo moderno: sottoposti a stress e pressione abbiamo ben poco tempo per gustare il cibo che mangiamo. (...) Quando facciamo onore ad un pranzo, assaporiamo aromi che solitamente ci sfuggono."
( J.O'Donohue - Anam Cara )
Per il giorno di Pasqua, un'alternativa piuttosto valida al solito menù l'ho gustata in un ristorantino sul lago...
"Filetto " di tonno alla mediterranea
Cosa ci vuole:
Delle belle fette di tonno crudo, alte almeno 1 cm o anche 2
Salsa di pomodoro crudo, circa 1/2 bottiglia
2 scalogni piccoli, capperi dissalati ed olive nere snocciolate non amare, origano, sale qb, pepe
olio extrav. di oliva ( italiano!), vino bianco
Come si fa:
In una padella antiaderente dal bordo un po' altino, si fanno scottare con un poco di olio le fette di tonno crudo. Nel tempo che da rosso, diventino rosee, circa 4/5 minuti, girandole con una pinza da cucina e la cosa è fatta. Si tolgono quindi dal tegame e si mettono su di un piatto tenendole però al caldo. Questa cottura veloce impedisce poi al tonno nella ulteriore cottura con il sugo di disfarsi . Nella padella di prima si mette ancora un cucchiaio d'olio e si aggiunge lo scalogno tagliato sottile. Appena inizia a soffriggere si sfuma con un 1/2 bicchiere di vino bianco e poi senza fretta vi si unisce la salsa di pomodoro crudo, mescolandola delicatamente. Il fuoco deve essere moderato perché la salsa non deve raddensarsi troppo. A questo punto si aggiungono i capperi che avremo dissalato e scolato e devono essere una bella manciata e poi si continua l'arricchimento con le olive snocciolate. Se sono grandi tagliatele a metà, la dose ideale è un cucchiaio pieno. Si assaggerà per aggiustare di sale. Una volta aggiunto l'origano e mescolato il sugo , vi si adagiano le fette di tonno che vanno anche un po' coperte con la salsa e si fa andare a fuoco basso per circa 15 minuti. In questo modo il tonno, che è un po' alto, si cuoce fino all'interno e si armonizza con i sapori della salsa così condita. Una volta impiattato, si consiglia una spruzzatina di pepe . Si accompagna bene ad una bella insalata mista ed anche, per i più golosi, ad un buon piattino di patatine fritte... perché no !
domenica 10 febbraio 2013
E' già arrivato il tempo di chiacchere, crostoli e frappe o gasse che dir si voglia , così sottili e profumate sembrano mascherine del carnevale...ma piuttosto che sugli occhi è meglio mettersele in bocca e.... che il colesterolo vada a farsi benedire, per una volta !!!!
RICETTA DEI CROSTOLI DELLA NONNA ANNA
Quel che occorre :
1/2 kg di farina bianca 00
100 gr di zucchero
50 gr di burro
2 uova
1 bustina di lievito
buccia di limone non trattato
1/2 fialetta di aroma alla vaniglia
1 bicchierino di grappa
1 bicchiere di latte
1 pizzico di sale
olio di arachide per friggere
zucchero a velo per decorare
Come si procede :
.Lavate il limone e grattatene un po'di buccia. Fate sciogliere il burro a bagno maria e lasciatelo raffreddare a parte.In una terrina mescolate la farina con lo zucchero ed il lievito, unite poi il sale e le uova e l'aroma di vaniglia. Aggiungete ancora il latte, la grappa ed il burro sciolto e raffreddato.Continuando a mescolare unitevi la buccia del limone. Otterrete alla fine un impasto morbido che dovrete lavorare anche con le mani. L'impasto va lasciato riposare per circa 1/2 ora e poi va spianato con il mattarello fino ad avere una sfoglia un po' sottile. La sfoglia va tagliata in rombi con la rotella ondulata dei ravioli. Ora i rombi di pasta vanno fatti friggere in abbondante olio di arachide bollente. Una volta girati e fritti bene si tolgono dalla padella e si fanno un po' asciugare sulla carta da cucina. Occorrerà essere delicati nel manovrarli perchè si possono rompere. Vanno serviti spolverati di zucchero a velo e se vogliamo dirla tutta anche con accanto una salsa di ribes o lamponi calda..
Buon carnevale a tutti !!!
RICETTA DEI CROSTOLI DELLA NONNA ANNA
Quel che occorre :
1/2 kg di farina bianca 00
100 gr di zucchero
50 gr di burro
2 uova
1 bustina di lievito
buccia di limone non trattato
1/2 fialetta di aroma alla vaniglia
1 bicchierino di grappa
1 bicchiere di latte
1 pizzico di sale
olio di arachide per friggere
zucchero a velo per decorare
Come si procede :
.Lavate il limone e grattatene un po'di buccia. Fate sciogliere il burro a bagno maria e lasciatelo raffreddare a parte.In una terrina mescolate la farina con lo zucchero ed il lievito, unite poi il sale e le uova e l'aroma di vaniglia. Aggiungete ancora il latte, la grappa ed il burro sciolto e raffreddato.Continuando a mescolare unitevi la buccia del limone. Otterrete alla fine un impasto morbido che dovrete lavorare anche con le mani. L'impasto va lasciato riposare per circa 1/2 ora e poi va spianato con il mattarello fino ad avere una sfoglia un po' sottile. La sfoglia va tagliata in rombi con la rotella ondulata dei ravioli. Ora i rombi di pasta vanno fatti friggere in abbondante olio di arachide bollente. Una volta girati e fritti bene si tolgono dalla padella e si fanno un po' asciugare sulla carta da cucina. Occorrerà essere delicati nel manovrarli perchè si possono rompere. Vanno serviti spolverati di zucchero a velo e se vogliamo dirla tutta anche con accanto una salsa di ribes o lamponi calda..
Buon carnevale a tutti !!!
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