La notizia è che lo strudel.... ha sicure origini mediorientali!
Tanto per sottolineare ancora una volta, se servisse, che da lì ha preso forma la nostra cultura... Sembra che derivi da un dolce molto diffuso in quei territori, la baklava .
La baklava è un dolce di pasta sfogliata, pasta fillo , ripieno di frutta secca, miele , zucchero e succo di limone, spezie e acqua di rose. In Turchia viene tagliata in rettangoli o triangoli, oppure arrotolata e tagliata a fette circolari. E' possibile che ogni famiglia turca lo faccia in un modo un po' diverso una dall'altra, seguendo antiche ricette tramandate di madre in figlia.
L'origine di questo dolce ha radici molto antiche che risalgono agli Assiri, che infornavano un trito di noci e miele, avvolto in una pasta molto lavorata e tirata. L'uso della pasta fillo ( da phyllo che in greco significa foglia) lo si deve appunto ai Greci, cui il dolce era giunto al seguito di viaggiatori e marinai.
Un'ulteriore modifica alla farcia del dolce, la portarono gli Armeni, che all'epoca di Bisanzio, unirono all'impasto di frutta secca : pistacchi, cannella e chiodi di garofano tritati.
Infine si deve alla cultura araba sia l'aggiunta del cardamomo e dell'acqua di rose, sia il nome,che significa "noci". Insomma " le mani in pasta" ce le hanno messe in tanti.
A seguito delle conquiste turche il dolce giunse nella penisola balcanica e poi nel 1547 circa arrivò fino in Ungheria, dove cambiò nome e parte della farcitura e divenne lo strudel di mele. Durante il tempo dell'impero austro-ungarico diventò uno dei dolci più amati e diffusi . Infine, dopo il congresso di Vienna del 1815 , entrò ufficialmente a far parte della tradizione gastronomica delle regioni dolomitiche. La produzione di mele del territorio ha ulteriormente contribuito a dare a questo dolce una grande popolarità e diffusione .
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